Gabriella Saitta è un’attrice italiana nata il 3 maggio 1959 a Catania, figlia del rinomato cineasta Ugo Saitta, altezza e peso non disponibile.
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La sua formazione artistica ha radici profonde nel Teatro Stabile di Catania, dove ha studiato recitazione sotto la guida di Beppe Di Martino e ha fatto il suo debutto in una rappresentazione di “Così è se vi pare”. Successivamente, ha perfezionato le sue capacità presso il laboratorio di Esercitazioni sceniche di Gigi Proietti a Roma.
Fin dai suoi esordi, Gabriella Saitta si è distinta soprattutto in ruoli drammatici, mostrando un talento versatile e apprezzato dal pubblico. Tra le sue interpretazioni più note, si ricorda il ruolo dell’arrogante amica di Claudia nel film “Il ragazzo del Pony Express”, dove ha messo a dura prova la pazienza del protagonista Agostino, interpretato da Jerry Calà.
Durante gli anni ’80, ha ampliato il suo raggio d’azione recitando in spot pubblicitari per la televisione. Tuttavia, uno dei ruoli più significativi è stato quello della vedova del boss Ignazio Lo Presti nel film “Giovanni Falcone”, in cui decide di rivelare l’identità di Tommaso Buscetta, interpretato da Gianni Musy, per vendicare la morte del marito assassinato. Nel frattempo, ha continuato a lavorare in teatro, facendo parte della compagnia di Gino Bramieri al teatro Sistina di Roma.
Negli anni ’90 e nei primi anni duemila, Gabriella Saitta si è concentrata maggiormente sul piccolo schermo, interpretando una varietà di ruoli in numerose fiction televisive. Tra queste, spicca la sua partecipazione nella serie “Pazza famiglia”, diretta e interpretata da Enrico Montesano. In seguito, ha deciso di dedicarsi all’insegnamento, condividendo la sua esperienza e le sue conoscenze con le nuove generazioni di attori.
Vita privata
Gabriella Saitta è stata sposata con l’attore Pietro Genuardi, da cui si è poi separata. Nel 1991, la coppia ha avuto un figlio di nome Jacopo. La sua vita privata ha sempre mantenuto un profilo discreto, concentrandosi principalmente sulla sua carriera artistica e familiare.
