Pago racconta la sua verità a proposito della fine della sua storia con Serena Enardu

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Attraverso le pagine del suo libro, Pago racconta la sua verità a proposito della fine della sua storia con Serena Enardu.

In uno stralcio del suo libro, anticipato dal settimanale Chi, Pago racconta la sua versione dei fatti. Una storia d’amore fatti di alti e bassi nell’ultimo periodo, un’amore ritrovato all’interno delle mura del Grande Fratello per poi giungere alla fine nelle precedenti settimane.

Pago scrive la sua versione dei fatti sulla crisi che hanno attraversato e che li ha condotti alla parola fine:

“Cara Serena, ho smesso dentro di me di chiamarti amore. Il mio cuore non batte più come prima. Nei capitoli consegnati a febbraio, prima del coronavirus, ‘Tu lo sai’ che ero pronto a convolare a nozze. La quarantena è una vera prova d’amore per ogni coppia che decide di superare insieme un momento drammatico. E noi, noi no. Siamo quelli che non ce la facciamo, non ce la faremo o forse siamo semplicemente destinati a non stare insieme. Poche parole, contano i fatti”,

scrive il cantante ed ex concorrente del Grande Fratello.

“Improvvisamente abbiamo smesso di parlarci da innamorati. Questo lo sappiamo. Anzi, lo sai tu. Sono tornate fuori tutte le vecchie problematiche che fondamentalmente tu non hai mai cancellato dentro al tuo cuore, in profondità, con una rabbia che non si cancellerà mai. Problemi che poco hanno a che fare con l’amore. L’iter è stato lo stesso, lo avevo già vissuto. Tu che inizi a parlare di meno, l’amore mentale e fisico che viene meno, fino a quando siamo stati in grado, questa volta, di non trascinarci a lungo”,

scrive Pago.

“Premesso: questo tsunami mi ha ucciso ancora una volta perché mi sono scontrato dinanzi alla mancanza di verità, dinanzi all’omertà. E non me lo aspettavo. L’11 maggio il crollo. Succede qualcosa dal quale non si può più tornare indietro. I vecchi tempi sono tornati o forse non sono mai andati via per te. Ti chiudi in bagno. Il tuo cellulare però resta fuori. Non lo avrei mai fatto. Non l’ho mai fatto. Sono un buono. Chi mi conosce lo sa. Non resisto. Prendo lo smartphone in mano e lo sblocco. Guardando la lista di messaggi su Whatsapp, corro velocemente sotto il nome “Ale” con accanto un emoticon con un orsetto. Già, non ci volevo credere. Quello che leggo, quello che ascolto – ebbene sì anche gli audio – è un qualcosa che non mi fa nemmeno male. È solo una realtà di m*** che devo accettare. Serena, tu non hai avuto un flirt di due giorni in Sardegna con questo ragazzo come mi hai voluto far credere. Ma è stata una vera storia d’amore. E il tutto succedeva, combaciando le date, proprio nel periodo in cui volevi tornare con me. Quando sei uscita dal bagno, quel telefono l’ho lanciato sul lavandino. Ti ho guardato e ti ho detto: “Menomale che mi avevi detto tutto”. La frase che non scorderò mai, però, è una: “Ci sono stata più volte””,

chiosa.

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