Kim Dong-hyun (김동현), nato a Suwon il 17 novembre 1981, è uno dei più noti lottatori di arti marziali miste (MMA) della Corea del Sud.
- Coniuge: Song Ha-yool (s. 2018)
- Figli: Kim Yeon-woo
- Altezza: 1,85 m Peso non disponibile
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Specializzato nel grappling e nelle tecniche derivate dal judo, è diventato uno dei protagonisti della categoria dei pesi welter UFC, conquistando negli anni una reputazione di atleta solido, strategico e molto difficile da finalizzare.
Per diverso tempo è stato stabilmente presente nei ranking UFC, raggiungendo la top 10 dei pesi welter.
Caratteristiche tecniche
Kim Dong-hyun è un atleta che basa il proprio stile principalmente sul grappling, potenziato dalla lunga esperienza nel judo. Le sue qualità più riconoscibili includono:
- uso efficace del clinch per portare l’avversario al suolo
- controllo dalla posizione superiore, con pressione costante
- ottimo posizionamento e abilità nel neutralizzare lo striking avversario
- difesa solida e grande capacità di gestione del ritmo
Nonostante la sua abilità dominante nel controllo a terra, Kim è noto per essere un atleta poco finalizzatore, con pochi KO o sottomissioni nel suo record. Questo stile conservativo gli ha spesso valso l’etichetta di combattente “non spettacolare”, pur restando estremamente efficace.
Nel 2013 ha partecipato al prestigioso ADCC Submission Wrestling World Championship (categoria -88 kg), venendo sconfitto al primo turno dal futuro campione Romulo Barral.
Carriera nelle MMA
Gli inizi in Asia
Kim inizia la sua carriera nelle MMA dopo essersi formato nel judo all’università di Yongin. Il suo debutto avviene nel 2004 nella promozione sudcoreana Spirit MC, dove ottiene due vittorie per decisione unanime.
Nel 2006 si trasferisce in Giappone per competere nella federazione DEEP. In poco più di un anno mette insieme una striscia di sette vittorie consecutive, tra cui un impressionante KO tramite body slam sul campione Hidehiko Hasegawa in un match non valido per il titolo.
Nel 2007 incontra nuovamente Hasegawa in un match valido per la cintura dei pesi welter DEEP, ma l’incontro termina in pareggio e il giapponese mantiene il titolo.
Con un record di 9-0-1, Kim attira l’interesse delle principali organizzazioni mondiali. Sfiora la firma con Pride FC, che però viene acquisita e chiusa da UFC nello stesso periodo. Rifiuta un contratto della WEC per mancanza di copertura televisiva in Corea del Sud. Alla fine, firma proprio con la UFC, allora l’organizzazione numero uno al mondo.
Carriera in UFC
Debutto e prime vittorie (2008–2009)
Kim debutta in UFC il 24 maggio 2008 a UFC 84, battendo Jason Tan senza difficoltà. Nello stesso anno supera anche Matt Brown, in un match deciso da una decisione molto discussa.
Nel 2009 affronta Karo Parisyan e subisce la prima sconfitta in carriera, poi convertita in No Contest dopo che Parisyan risulta positivo a sostanze vietate.
Segue una grande prestazione contro TJ Grant, dominato con un punteggio di 30-26. Un infortunio gli impedisce però di affrontare Dan Hardy in un match che avrebbe potuto valere la title shot.
La scalata nella divisione welter (2010–2011)
Nel 2010 nuovi infortuni lo costringono a saltare diversi incontri, ma torna a maggio dominando Amir Sadollah per decisione unanime. Un altro infortunio impedisce la sfida contro John Hathaway.
Nel 2011 ottiene una delle vittorie più prestigiose della sua carriera battendo Nate Diaz ai punti e chiedendo pubblicamente la possibilità di sfidare il campione Georges St-Pierre. Tuttavia, nel luglio dello stesso anno subisce la sua prima sconfitta ufficiale contro Carlos Condit, che lo mette KO nel primo round. Si riprende battendo Sean Pierson a fine anno.
Incontri cruciali e svolta della carriera (2012–2014)
Nel 2012 perde contro Demian Maia per uno spasmo avvertito nei primi secondi dell’incontro. A novembre torna in Asia e sconfigge Paulo Thiago a Macao, dominando l’incontro.
Nel 2013 batte Siyar Bahadurzada per decisione unanime e mette KO Erick Silva, ottenendo il premio Knockout of the Night.
Nel 2014 regala un highlight memorabile stendendo John Hathaway con una devastante gomitata rotante, vincendo il premio Performance of the Night. Sempre nel 2014 avrebbe dovuto affrontare Hector Lombard, ma in sua assenza combatte contro Tyron Woodley, che lo sconfigge in un minuto.
Ultimi anni in UFC (2015–2016)
Nel 2015 torna alla vittoria sottomettendo Josh Burkman con un triangolo di braccio. A novembre affronta Dominique Steele dopo il rimescolamento della card dovuto allo spostamento di Masvidal: Kim vince per TKO da crocifisso in soli tre minuti.
Nel 2016 vari infortuni impediscono incontri programmati, tra cui quello con Neil Magny e Gunnar Nelson. L’ultimo successo in UFC di questo periodo arriva a UFC 207, dove sconfigge Tarec Saffiedine per decisione non unanime.
Stile di combattimento
Lo stile di Kim è caratterizzato da:
- forte base di judo
- grande controllo sul terreno
- clinch dominante
- ritmo costante e pressante
- difesa robusta
Pur non essendo un finalizzatore, il suo stile è stato per anni estremamente efficace nella top 15 UFC dei pesi welter.






