Jane Seymour Fonda nata a New York il 21 dicembre 1937, è una delle figure più illustri e rispettate della storia del cinema, conosciuta non solo per la sua carriera cinematografica, ma anche per il suo impegno politico, sociale e per le sue lotte in difesa dei diritti delle donne.
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Attrice, produttrice cinematografica, attivista e modella, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui due Premi Oscar, sette Golden Globe, due Premi BAFTA e un Premio Emmy.
La sua lunga carriera è caratterizzata da un talento che spazia dai ruoli drammatici a quelli comici, ma anche da un’evoluzione come figura pubblica impegnata in cause politiche e sociali.
Le Origini di Jane Fonda
Jane Fonda nasce a New York il 21 dicembre 1937. È figlia dell’attore Henry Fonda e di Frances Seymour Brokaw. La sua famiglia ha una lunga tradizione nel mondo dello spettacolo, ma anche nel contesto sociale e culturale degli Stati Uniti. La madre di Jane, Frances, era di origini anglo-canadesi, britanniche, francesi e italiane, mentre il padre era uno degli attori più iconici di Hollywood. Jane ha un fratello, l’attore Peter Fonda, e una cugina, l’attrice Bridget Fonda.
Purtroppo, Jane perde la madre quando aveva solo 12 anni, un trauma che influenzerà profondamente la sua vita e la sua carriera. Il padre, nonostante fosse una figura di grande successo, non ebbe un rapporto facile con la figlia, a causa di una personalità distante e spesso emotivamente assente.
Carriera
Nonostante crescesse in una famiglia di attori, Jane inizialmente non sembrava intenzionata a seguire le orme del padre. Dopo aver studiato al Vassar College, si trasferisce in Europa, dove si dedica alla carriera di modella, lavorando con la Ford Models. Ma fu il suo incontro con il leggendario Lee Strasberg che la spinse ad avvicinarsi alla recitazione, frequentando le lezioni all’Actors Studio. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1960, con il film In punta di piedi (1960) di Joshua Logan, dove recita accanto ad Anthony Perkins.
Nel corso degli anni ’60, Jane Fonda recita in numerosi film, spaziando tra generi diversi. Le sue interpretazioni in La caccia (1966), E venne la notte (1967) e la commedia Una domenica a New York (1963) consolidano la sua reputazione di attrice versatile e promettente.
Il Crossover come Sex Symbol
Il 1968 segna un punto di svolta per Jane Fonda, quando viene scelta dal regista Roger Vadim per il film Barbarella. Questa pellicola di fantascienza, che mescolava sensualità e sci-fi, la consacrò come sex symbol internazionale. Nonostante la sua immagine come “donna fatale”, Jane Fonda si rese conto che questo ruolo rischiava di limitare le sue possibilità artistiche. Iniziò a distanziarsi dall’immagine da “bomba sexy”, orientandosi verso ruoli più complessi e impegnati.
La decade del successo: Oscar e ruoli impegnativi
Nel 1971, Jane Fonda ottiene il suo primo Oscar per il ruolo della prostituta Bree Daniels in Una squillo per l’ispettore Klute (1971), di Alan J. Pakula, dove recita accanto a Donald Sutherland. Questo ruolo segna l’inizio di un periodo in cui Fonda diventerà un’attrice di riferimento per pellicole impegnate e ruoli drammatici.
Nel 1978, vince il suo secondo Oscar per l’interpretazione di Sally Hyde in Tornando a casa (1978) di Hal Ashby, un film sulla guerra del Vietnam che la vede al fianco di Jon Voight. Durante gli anni ’70, Jane Fonda è protagonista di una serie di film che la consolidano come una delle attrici più talentuose e rispettate di Hollywood, tra cui Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), Giulia (1977) e Sindrome cinese (1979).
L’Impegno Politico e Sociale:
Sin dagli anni ’70, Jane Fonda diventa una figura di riferimento nel movimento pacifista, in particolare contro la guerra del Vietnam. La sua visita a Hanoi nel 1972 e il suo sostegno esplicito per il regime comunista vietnamita le valgono il soprannome di “Hanoi Jane” e una reazione furiosa da parte della stampa e del pubblico conservatore. Nonostante le critiche e le difficoltà professionali che questo le comportò, Jane Fonda non si tirò indietro dal suo attivismo, diventando una voce di opposizione contro la guerra e un’icona della protesta pacifista.
Il suo attivismo non si limitò al Vietnam. Negli anni seguenti, Jane Fonda si batté per i diritti delle donne, per la giustizia sociale e per l’ambiente. Fu un’attivista di lunga data, impegnandosi anche in campagne contro la guerra in Iraq e contro le politiche di George W. Bush.
Gli Anni ’80
Negli anni ’80, Jane Fonda si dedica anche a nuovi progetti. Recita in Sul lago dorato (1981), film che la vede recitare al fianco del padre Henry Fonda e della leggendaria Katharine Hepburn. Il film è un grande successo e le consente di condividere con il padre il set per la prima e unica volta.
All’inizio degli anni ’80, Fonda inizia anche a produrre e a interpretare video di ginnastica aerobica, dando vita a una carriera parallela che la rende una delle icone del fitness. La sua serie di video, tra cui Jane Fonda’s Workout (1982), diventa un fenomeno culturale che cambia il modo in cui le persone pensano all’esercizio fisico.
Il Successo negli Anni ’90 e 2000: Ritorno al Cinema e alla TV
Nel 1990, Jane Fonda ottiene il Golden Globe per la sua interpretazione nella serie televisiva Dalle 9 alle 5, orario continuato, che riprende il film omonimo del 1980. All’inizio degli anni 2000, ritorna al cinema con commedie come Quel mostro di suocera (2005), dove recita accanto a Jennifer Lopez, e in Book Club – Tutto può succedere (2018), dove è protagonista insieme a Diane Keaton e Candice Bergen.
Nel 2011, Fonda appare come personaggio ricorrente nella serie televisiva The Newsroom di Aaron Sorkin, e nel 2015 vince l’OFTA Award per la sua interpretazione nella serie Grace and Frankie, in cui recita insieme a Lily Tomlin. Nel 2017, presenta il film Le nostre anime di notte, con Robert Redford, alla Mostra del Cinema di Venezia, dove entrambi gli attori ricevono il Leone d’Oro alla carriera.
Vita Privata e Attivismo continuo
Jane Fonda ha avuto tre matrimoni: il primo con il regista francese Roger Vadim, dal quale ha avuto la figlia Vanessa; il secondo con l’attivista Tom Hayden, con cui ha avuto il figlio Troy Garity e adottato la figlia Mary Luana Williams; e il terzo con l’imprenditore Ted Turner. Oltre alla sua carriera cinematografica, Fonda ha sempre mantenuto un forte impegno sociale, lottando per le cause ambientali, per i diritti delle donne e contro la disuguaglianza sociale.
Nel 2019, all’età di 81 anni, è stata arrestata durante una manifestazione per il clima a Washington, D.C., dove ha partecipato a proteste contro l’inazione sul cambiamento climatico. La sua passione per l’attivismo continua a essere un aspetto fondamentale della sua vita.
Conclusioni
Jane Fonda è una delle figure più importanti nella storia del cinema, non solo per la sua eccezionale carriera di attrice, ma anche per il suo impegno politico e sociale.
Dall’Oscar a “Una squillo per l’ispettore Klute” fino al suo attivismo ambientalista, Fonda ha dimostrato che il cinema può essere uno strumento di cambiamento, e che l’arte, quando unita a una forte coscienza politica, può avere un impatto duraturo sulla società. La sua vita è una testimonianza di resilienza, di trasformazione e di dedizione alle cause che più le stanno a cuore.






