Eliana Michelazzo dopo “Caso Pamela Prati”: “sono malata mentalmente, mi farò curare”

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Eliana Michelazzo imprenditrice, finite nel vortice del gossip inseguito al chiacchieratissimo “Caso Pamela Prati“, fa sapere di non stare bene. Nel corso di un’intervista rilasciata a Giada Di Miceli nel programma Non Succederà Più su Radio Radio, Eliana fa sapere di essere stata anch’essa una vittima in tutta questa vicenda, che ha arricchito trasmissioni e pagine di gossip.

“Ho escluso la mia famiglia per Pamela Perricciolo e per una vita virtuale che non esisteva, per una famiglia virtuale. Ho messo da parte la mia famiglia vera, non ho più fatto un Natale con loro. Questa è stata la cosa più brutta che potessi fare. A Natale compravo anche i regali. Ora questi regali mi sono stati portati via”,

fa sapere Eliana, facendo sapere di aver creduto per dieci anni di essere stata fidanzata virtualmente al fantomatico Simone Coppi.

“Non so chi c’è dietro tutto questo, è un manicomio. Ho denunciato donna Pamela (Perricciolo, ndr), perché tutto arriva a lei. Se lei ha qualcuno dietro, è meglio che queste persone escano. Sono sicura che c’è qualcuno dietro”,

racconta Eliana, avendo momenti di pianto.

Eliana Michelazzo è in cura

Eliana non nasconde di essere ricorsa alle cure di uno specialista e tra le lacrime fa sapere:

“Io ora farò le mie sedute psicologiche. Io sono malata mentalmente. Sono una persona, ho un cuore e me l’hanno distrutto. Non mangio, sono dimagrita. Da sola non ci sto, ho il terrore. Sono sempre una donna, non è giusto che mi trattano così. Ogni giorno scopro qualcosa che mi fa male. In questo momento voglio solo abbracci. Perché tutto questo male? Non lo merito. Ero talmente entrata in questo meccanismo, che non ho mai tradito Simone. Mi passerà, il medico mi aiuterà. Sono molto arrabbiata con donna Pamela, perché ogni giorno apro un tassello che mi porta molto dolore. Ora l’ho bloccata, non voglio più avere nulla a che fare con lei. Non sto bene e voglio curarmi. Ora voglio pensare a me, è la cosa più importante”,

chiosa.

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