Chi era e cosa fece Mafalda di Savoia? Biografia, storia, figli, perché fu deportata, causa e data morte

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Mafalda di Savoia, principessa italiana nota per la sua eccezionale personalità e il suo impegno umanitario, è stata una figura di spicco nel contesto della storia europea del XX secolo.

Nata a Roma il 19 novembre 1902, era la figlia maggiore del re d’Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena. La sua vita fu caratterizzata da un profondo senso di giustizia sociale e impegno civile.

Storia e Attività Umanitaria

Mafalda si distinse fin da giovane per il suo interesse per le questioni sociali e umanitarie. Durante la prima guerra mondiale, lavorò come infermiera volontaria, dimostrando grande dedizione nel soccorrere i feriti di guerra. La sua sensibilità verso i più deboli la portò ad essere coinvolta in numerose iniziative di beneficenza e opere di soccorso, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di molti.

Matrimonio e Famiglia

Nel 1925, Mafalda sposò il principe Filippo di Hesse, da cui ebbe quattro figli: Maurizio, Enrico, Ottone e Elisabetta. La sua famiglia divenne il centro della sua vita, e Mafalda trovò nel ruolo di madre una grande soddisfazione e realizzazione personale.

Deportazione e Morte

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Mafalda si schierò apertamente contro il regime nazista e il suo leader, Adolf Hitler. La sua opposizione alle politiche del regime la portò ad essere arrestata dalle forze naziste nel settembre del 1943.

Fu deportata nel campo di concentramento di Buchenwald, dove subì gravi torture e maltrattamenti. Tragicamente, morì il 27 agosto 1944 a causa delle ferite riportate durante un bombardamento alleato sul campo di concentramento.

Eredità e Ricordo

Mafalda di Savoia è ricordata come un simbolo di coraggio e impegno nella lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia. Il suo sacrificio e la sua determinazione nel difendere i valori umanitari rimangono un esempio di ispirazione per le generazioni successive. La sua vita e il suo lavoro continuano a essere commemorati attraverso monumenti, opere letterarie e iniziative culturali che ne celebrano il ricordo e l’eredità.

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