Canone Rai: che cos’è, come funziona, quanto costa, come pagare e disdire l’abbonamento

161

Il canone Rai risulta essere un’imposta che dovrà essere pagata da tutti coloro che sono in possesso di un televisore. Il pagamento è previsto per una volta l’anno, per ogni famiglia i quali congiunti dimorino presso la medesima casa. A partire del 2016, sono state un po variate le normativa, per cui:

  • Si presume che chiunque sia in possesso di una fornitura elettrica nel luogo di residenza, sia automaticamente in possesso di un apparecchio TV.
  • Tutti coloro che sono in possesso di fornitura elettrica andranno a pagare il canone Rai attraverso un addebito diretto sulla fattura dell’elettricità. Il canone Rai non va più pagato su differente bollettino postale.

Questo stesso ragionamento si estende anche a tutti gli utenti residenti all’estero, main possesso di una casa in Italia, avente un televisore. Il canone Rai è di quota fissa annuale di 90€.

Come funziona il canone Rai?

Come appena visto, il canone Rai, a partire dall’anno 2016, va pagato non più mediante apposito bollettino postale, ma in addebito sulla bolletta delle fornitura elettrica. Stiamo parlando di un’imposta prevista su tutte le apparecchiature imputate a ricevere le radioaudizioni televisive. 

Tutti coloro che non sono però in possesso di un apparecchio televisivo all’interno del loro domicilio, hanno diritto all’invio di un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate, così da ottenere un esonero dal pagamento del suddetto canone Rai. E’ importante sapere che questa deve essere rinnovata annualmente, per cui chi l’avesse già fatta per il passato anno 2020, è tenuto a ripeterla per il corrente anno.

L’autocertificazione prevede differenti modalità di presentazione, tra cui:

  • Invio online mediante apposita applicazione web, quale Fiscoline, rintracciabile sulla pagina ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, effettuabile sia dall’intestatario che da un suo erede.
  • Invio mediante intermediario abilitato, come nel caso di CAF, commercialista, consulente di lavoro e così via.
  • Invio mediante posta, aggiungendo una copia della carta d’identità, all’interno di un plico raccomandato privo di busta, al seguente indirizzo:
    -> Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

Quanto costa il canone Rai?

Così come succede già da un po, anche per l’anno 2021 è previsto il pagamento del canone Rai mediante addebito diretto sulla bolletta elettrica, ma anche mediante modello F24. Il secondo metodo è riservato a tutti coloro che, seppur in possesso di un televisore, non hanno intestato a loro nome l’utenza elettrica. Di solito l’Agenzia delle Entrare se ne avvale anche nel caso in cui risulti impossibile l’addebito.

La legge di bilancio dell’anno 2021, ha dato conferma dell’abbassamento del costo del canone Rai a soli 90€ l’anno, il quale viene poi messo in addebito in 10 rate ogni mese dal costo di 9€, sulle bollette bimestrali dell’Enel od ulteriori fornitori di energia elettrica. Per cui, su ogni bolletta riservata all’utenza elettrica, si noterà l’aggiunta di 18€ in più del costo della normale bolletta elettrica.

E’ importante sapere che tutti gli utenti di età superiore ai 75 anni, possono beneficiare di una riduzione del prezzo, tenendo però sempre conto del loro ISEE e reddito annuale. Non sono tenuti invece a pagare il suddetto canone Rai tutti gli utenti che non posseggono né un televisore, né qualsiasi altro apparecchio che consenta la ricezione di radioaudizioni, tra cui si annoverano anche PC e tablet.

Tutti coloro che, seppur in possesso di un televisore, non si prodigano al pagamento del canone Rai, potranno essere soggetti al pagamento di una multa pacuniaria che può variare dai 200€ ai 600€, oppure multa penale se in possesso di falsa autocertificazione.

Come pagare e disdire l’abbonamento al canone Rai

Come appena visto, il canone Rai prevede un costo annuale pari a 90€. Il pagamento, a sua volta, prevede differenti modalità, ovvero:

  • Attraverso addebito sulle bollette dell’utenza elettrica, suddiviso in 10 rate ogni mese, che vanno da gennaio ad ottobre, per ogni anno.
  • Laddove i componenti familiari non risultino essere titolari del contratto elettrico della determinata casa, sarà allora previsto il versamento del canone Rai con modello F24, con scadenza a fine anno.
  • Per poter pagare il canone Rai servendosi direttamente della pensione, sarà necessario porre una richiesta all’ente pensionistico. Come visto, i soggetti con ISEE e reddito inferiore agli 8.000€, non dovranno effettuare alcun pagamento.

Per cui, tutti coloro che sono in possesso di un contratto per una fornitura elettrica e con questo anche in possesso di apparecchiature televisive o deputate alla ricezione delle trasmissioni TV, in quanto fornite di sintonizzatore per ricevere il segnale dall’antenna radiotelevisiva, sono tenuti a pagare il canone Rai. 

Può succedere però di dover essere esonerati dal pagamento del suddetto canone Rai, in quanto non possessori di apparecchiature nella dimora di domicilio. A tale fine dovrà necessariamente essere presentata una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, e la richiesta dovrà essere rinnovata di anno in anno, in quanto valida solo per l’anno corrente.

Condividi


LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.