Alberto Angela conduttore televisivo, in un’intervista rilasciata a “Il fatto Quotidiano“, ha parlato degli ascolti televisivi e della concorrenza che si crea ogni qualvolta che in tv va in onda un programma condotto da lui.
Il noto divulgatore scientifico fa sapere che la competizione televisiva a lui poco interessa, ma il suo obiettivo è quello di far arrivare a più persone possibili la divulgazione scientifica.
“Non facciamo questi programmi per il risultato, il nostro successo è già andare in onda in prima serata. Dall’altra parte ci sono
gruppi di altissima professionalità, leader del sabato sera. I dati, certo, vanno considerati, ma per me quello che conta è far arrivare la divulgazione scientifica a più persone possibile: sono loro il mio interlocutore. Ed è un risultato che si misura negli anni, non nelle singole puntate. I dirigenti Rai hanno avuto grande coraggio e l’affezione del pubblico dimostra che abbiamo avuto ragione. Siamo l’unico Paese al mondo che ha lanciato e vinto questa sfida”,
ammette Alberto.
“I programmi devi farli bene, scendendo dal piedistallo, con la convinzione che la cultura è di tutti. Ottieni i risultati soltanto se c’è qualcuno dall’altra parte. Ho una grande squadra di lavoro (autori, collaboratori, il regista), ma il successo si deve alle persone che ci seguono. La tv è uno specchio: diamo cibo a chi ha fame”,
chiosa Alberto.