Una canzone corale che interroga la tradizione natalizia e la distanza dalla realtà contemporanea
Il Natale visto dagli occhi dei bambini che vivono nei paesi in conflitto diventa una voce collettiva capace di mettere in discussione l’immaginario della festa.
Si intitola “È ancora Natale” il nuovo brano di Mario Signorile, una canzone che sposta il racconto natalizio fuori dai suoi confini abituali e lo colloca là dove la celebrazione non esiste più.
«È ancora Natale, ma mi fa così male vedere la neve posare e mescolarsi con la cenere»
Con queste parole si apre una lettera immaginaria scritta da bambini rifugiati, costretti a crescere in un mondo che ha sottratto loro sicurezza, riferimenti e spensieratezza.
Un Natale senza festa: la guerra raccontata dai bambini
“È ancora Natale” nasce da una scelta narrativa precisa: affidare il racconto ai più piccoli, a chi vive la guerra senza filtri né retorica.
I bambini parlano come possono, con ciò che hanno a disposizione, mentre un adulto – la figura del volontario, interpretata dallo stesso Signorile – presta la propria voce senza sovrastare il coro, lasciando che siano le voci infantili a guidare la narrazione.
Il risultato è un brano che rifiuta l’edulcorazione e si colloca lontano dal sentimentalismo tipico delle canzoni natalizie.
👉 Ascolta “È ancora Natale” su Spotify
Il coro e il lavoro sulle voci: un progetto condiviso
Il canto è arricchito dal coro dell’Accademia Musicale Battista Bia, preparato e seguito con cura da Mario Signorile e dal produttore Lorenzo Lorusso.
Ogni voce è stata accompagnata singolarmente, senza cercare perfezione artificiale, ma preservando l’autenticità di un racconto fragile e necessario.
L’adulto non guida: ascolta, sostiene, lascia spazio. È lo stesso meccanismo che anima il lavoro quotidiano di migliaia di operatori umanitari nel mondo.
Il contesto globale: crisi migratoria e infanzia negata
Il brano si inserisce in un contesto reale e drammatico.
Secondo i dati UNHCR, il 2024 si è chiuso con oltre 123 milioni di persone in fuga, di cui circa il 40% minorenni.
“È ancora Natale” si rivolge simbolicamente a quel milione di bambini che, come riportato da UNICEF e Save the Children, vivono in aree di conflitto attivo.
Una frase racchiude l’intero senso del brano:
«Ho disegnato un albero con la polvere di fango»
Un’immagine essenziale e brutale che non ha bisogno di spiegazioni.
Da John Lennon a oggi: una tregua che non arriva più
Il riferimento a “Happy Xmas (War Is Over)” di John Lennon è inevitabile.
Ma se nel 1971 la speranza di una tregua appariva possibile, oggi la guerra attraversa anche le festività, senza pause.
Le immagini tradizionali del Natale si scontrano con quelle del conflitto:
- «le campane suonare»
- «gli allarmi strillare»
Una dissonanza che racconta cinquant’anni di promesse non mantenute.
La Tregua di Natale del 1914, citata dall’artista, resta un episodio isolato: oggi l’unico appello alla pace sembra arrivare dall’arte.
Il videoclip: un rifugio simbolico
Il videoclip ufficiale di “È ancora Natale” sceglie una messa in scena coerente e sobria.
Girato nel Palazzetto dello Sport di Carbonara (Bari), trasforma un luogo quotidiano in uno spazio di protezione e accoglienza.
Bambini, adulti e una lettera letta con la compostezza delle vere emergenze danno forma a un racconto che non cerca spettacolarità.
Il progetto è autofinanziato ed è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Presidente del Carbonara Volley, Vittorio Scagliarini.
👉 Guarda il video ufficiale
Un Natale messo in discussione
“È ancora Natale” mette a confronto due mondi che raramente dialogano:
- la tradizione, che continua a raccontare la festa come tempo di serenità
- il presente, in cui milioni di persone non conoscono tregua
Il brano non cerca una sintesi, ma accosta le due realtà e affida la chiusura alle parole più semplici e necessarie:
«Caro Babbo Natale… porta un po’ di pace ed un mondo migliore.»
Chi è Mario Signorile: biografia e carriera
Mario Signorile nasce a Bari il 20 ottobre 2000.
Cantautore, attore e regista, si fa conoscere dal pubblico grazie a web serie e fan film che ottengono rapidamente attenzione mediatica.
Tra i suoi progetti più noti:
- Odio il Mio Migliore Amico
- The Last of Us Forsaken
Nel 2021 riceve candidature ai Webbing Award come Miglior Attore Protagonista, Regia e Fotografia.
Nel 2023 arriva in finale ai Rome Outkast Independent Film Award con The Last of Us Forsaken.
Il 25 aprile 2024 debutta ufficialmente nella musica con il singolo “Io”, seguito da “Non ci scotta più”, ampliando il suo percorso artistico tra schermo e note.
Con “È ancora Natale”, Signorile conferma una cifra espressiva chiara: raccontare il presente senza filtri, usando l’arte come spazio di ascolto e responsabilità.






