Qualcuno volò sul nido del cuculo: storia, trama, significato e curiosità del capolavoro di Miloš Forman

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Il film che ha cambiato la rappresentazione della salute mentale al cinema

Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest) è un film del 1975, diretto da Miloš Forman e basato sul romanzo omonimo di Ken Kesey (1962). Con le interpretazioni memorabili di Jack Nicholson e Louise Fletcher, la pellicola è diventata una delle opere più influenti della storia del cinema, grazie al suo potentissimo racconto ambientato in un ospedale psichiatrico statale.

Il film ha affrontato per la prima volta in maniera diretta il tema della disumanizzazione dei pazienti psichiatrici, denunciando abusi, coercizione e discriminazione dentro le istituzioni di cura. È anche uno dei soli tre film nella storia del cinema ad aver vinto i celebri Big Five agli Oscar:

  • Miglior film
  • Miglior regia
  • Miglior attore protagonista
  • Miglior attrice protagonista
  • Miglior sceneggiatura non originale

Il significato del titolo

Il “nido del cuculo” — nel gergo statunitense — indica il manicomio. L’immagine nasce da una filastrocca che nel romanzo appare come metafora del controllo sociale.

Nel simbolismo:

  • il nido rappresenta l’istituzione psichiatrica,
  • le uova sono i pazienti,
  • il cuculo è la società che li abbandona nel manicomio per isolarli,
  • chi “vola sul nido” è McMurphy, il ribelle che mette a nudo la violenza dell’istituzione.

Trama del film

Ribellione, istituzioni e libertà negata

  1. Randle Patrick McMurphy (Jack Nicholson) viene trasferito dall’istituto penale all’ospedale psichiatrico di Salem per una valutazione psichiatrica. Lì incontra la severissima infermiera Mildred Ratched, simbolo del controllo assoluto.

Nonostante sia sotto osservazione, McMurphy sfida costantemente l’autorità: trasgredisce le regole, incita gli altri pazienti alla libertà e organizza persino una fuga per andare a pescare. Il suo impatto è enorme, soprattutto su due personaggi:

  • Billy Bibbit, fragile e terrorizzato dalla figura materna,
  • Bromden, il “Grande Capo”, finto sordomuto.

La crescente tensione con la Ratched esplode dopo il suicidio di Billy, causato dalla violenza psicologica dell’infermiera. McMurphy tenta di strangolarla, ma viene fermato e sottoposto alla lobotomia, diventando un guscio vuoto di sé stesso.

In una delle scene più potenti della storia del cinema, Bromden soffoca McMurphy per pietà, rompe la finestra con un pesante lavabo e fugge verso la libertà, mantenendo vivo il simbolo della ribellione.

Produzione

La produzione del film ebbe una storia complessa e affascinante:

  • Kirk Douglas acquistò i diritti e voleva interpretare McMurphy, ma fu ritenuto troppo anziano.
  • Prima di scegliere Nicholson, il ruolo fu offerto a James Caan, Marlon Brando, Gene Hackman, Burt Reynolds.
  • Il ruolo di Ratched fu rifiutato da sei attrici prima dell’arrivo di Louise Fletcher, scelta una settimana prima dell’inizio delle riprese.
  • Il film fu girato in un vero ospedale psichiatrico dell’Oregon, con la partecipazione di pazienti reali.
  • Il dottor Spivey è interpretato da un vero psichiatra, Dean R. Brooks.

Ken Kesey, autore del romanzo, non vide mai il film, contrariato per questioni contrattuali e per la scelta di non narrare la storia dal punto di vista del Capo Bromden.

Distribuzione e incassi

Il film uscì negli Stati Uniti il 20 novembre 1975 e in Italia il 12 marzo 1976.
Incassò oltre 112 milioni di dollari, diventando uno dei film più redditizi e più discussi dell’epoca.

In Italia fu vietato ai minori di 14 anni per linguaggio e temi sensibili.

Edizione italiana

Il doppiaggio italiano fu curato da Roberto De Leonardis, con direzione di Mario Maldesi. Il lavoro della C.V.D. è considerato ancora oggi uno dei doppiaggi italiani più riusciti per intensità e coerenza interpretativa.

Colonna sonora

La musica è composta da Jack Nitzsche, autore di una colonna sonora minimale ma potentissima, candidata all’Oscar.
Le tracce includono brani celebri come:

  • One Flew Over The Cuckoo’s Nest (Opening Theme)
  • Medication Valse
  • Cruising
  • Charmaine (la musica che fa infuriare McMurphy)

La critica: recensioni e interpretazioni

Il film vinse 28 premi e fu accolto con entusiasmo, anche se non mancarono critiche.
Roger Ebert lo definì “un film luminoso nei suoi momenti migliori”, pur criticando qualche passaggio eccessivamente sottolineato. Lo inserì poi nella sua lista dei grandi film.

Molti critici leggono il film come una metafora della nascente contestazione degli anni ’60:

  • McMurphy = resistenza e ribellione
  • Ratched = autorità istituzionale implacabile

Riconoscimenti principali

Premi Oscar 1976

  • ✓ Miglior film
  • ✓ Miglior regia (Miloš Forman)
  • ✓ Miglior attore (Jack Nicholson)
  • ✓ Miglior attrice (Louise Fletcher)
  • ✓ Miglior sceneggiatura non originale

E molte altre nomination e premi internazionali, tra cui Golden Globe, BAFTA, David di Donatello, Grammy e National Board of Review.

Curiosità e riferimenti nella cultura pop

Il film ha influenzato musica, cinema e televisione:

  • I Metallica si ispirano al film per Welcome Home (Sanitarium).
  • I Green Day e gli Oasis hanno parodiato il film nei video musicali.
  • Il personaggio della Ratched è citato in Philadelphia con Tom Hanks.
  • In Dr. House (episodio “Broken”) molte scene omaggiano il film.
  • La fuga del Grande Capo viene citata nella serie iZombie.
  • Eminem ripropone scene del film nel video The Real Slim Shady.

Prequel e spin-off

Nel 2020, Netflix ha prodotto Ratched, serie prequel dedicata al personaggio dell’infermiera Mildred Ratched, interpretata da Sarah Paulson. La serie esplora le origini del personaggio, trasformandolo in una delle villain più iconiche della storia del cinema.

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