Le drag queen sono artiste che si esibiscono indossando abiti femminili esagerati e truccandosi in modo spettacolare per intrattenere, esprimere sé stesse e sfidare le norme di genere. La cultura drag è un universo ricco di storia, arte, performance e attivismo che oggi, grazie a show come RuPaul’s Drag Race, è diventato un fenomeno globale.
In questo articolo scopriamo chi sono le drag queen, qual è il loro significato storico e sociale, e cosa rappresenta oggi la cultura drag.
Cosa significa “Drag Queen”?
Il termine drag queen indica, in genere, un uomo (cisgender o non) che si veste da donna in modo teatrale, ironico o glamour, a scopo artistico o performativo. Ma la definizione è fluida e inclusiva: oggi esistono donne cis, persone transgender e non binarie che fanno drag, ribaltando ogni aspettativa di genere.
Etimologia della parola “drag”
Una delle teorie più popolari sostiene che “drag” derivi dall’acronimo teatrale “D.R.A.G.” – Dressed Resembling A Girl – usato nei copioni teatrali per indicare quando un uomo interpretava un ruolo femminile. Un’altra ipotesi è che “drag” faccia riferimento al “trascinare” dell’abito lungo, tipico delle vesti femminili nei costumi di scena.
Breve storia delle Drag Queen
Le origini nel teatro
La pratica del cross-dressing (travestimento) ha origini antichissime:
- Nell’antica Grecia e nel teatro elisabettiano (come ai tempi di Shakespeare), agli uomini era affidata anche l’interpretazione dei ruoli femminili.
- Nel XIX secolo, i vaudeville e i cabaret in Europa e negli Stati Uniti iniziano a ospitare performance di travestimento, spesso comiche o satiriche.
Le drag e la cultura queer
Le drag queen diventano figure centrali nella comunità LGBTQ+, in particolare dagli anni ’60 e ’70:
- Furono protagoniste nei moti di Stonewall (1969), evento fondante del movimento per i diritti LGBTQ+.
- Hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita della ball culture negli anni ’80 a New York, raccontata nel documentario Paris is Burning (1990).
Popolarità mainstream
Negli ultimi anni, la cultura drag è diventata mainstream grazie a:
- RuPaul’s Drag Race (dal 2009), talent show che ha portato il drag nelle case di milioni di spettatori.
- Drag queen famose come RuPaul, Bianca Del Rio, Trixie Mattel, Pabllo Vittar, Priscilla e Vlada (in Italia).
- Partecipazioni a film, serie TV, pubblicità e sfilate di moda.
Cos’è la Cultura Drag?
La cultura drag è un mix di:
- arte performativa (danza, lip-sync, cabaret, stand-up comedy)
- moda e costumi
- esagerazione teatrale
- attivismo sociale
È un modo per sfidare gli stereotipi di genere, mettere in discussione i ruoli sociali e creare spazi sicuri e inclusivi. Drag non significa solo “vestirsi da donna”, ma interpretare un personaggio, spesso iperfemminile, ironico o sovversivo, per lanciare messaggi forti e far riflettere.
Tipi di Drag
La cultura drag è inclusiva e varia. Ecco alcuni dei tipi più noti:
- Drag Queen: spesso uomini (cis o trans) che si esibiscono in ruoli femminili.
- Drag King: persone (spesso donne cis o persone AFAB) che si esibiscono in ruoli maschili.
- Bio Queen / Femme Queen: donne cisgender che fanno drag iper-femminile.
- Club Kid: drag basato su estetiche futuristiche, punk o estreme.
- Non-binary Drag: performance che rifiutano la divisione uomo/donna e giocano con l’androginia.
Perché il Drag è importante?
Espressione artistica
Il drag è arte visiva e performativa: ogni look, canzone, monologo o danza racconta una storia.
Attivismo e visibilità
Molte drag queen sono attiviste, portavoce di temi come:
- diritti LGBTQ+
- HIV awareness
- libertà di espressione
- antirazzismo e inclusività
Comunità
La cultura drag ha creato spazi sicuri per persone marginalizzate, in particolare nella ball culture, che ha dato voce a queer neri e latini in America.
Drag Queen in Italia
Anche in Italia la cultura drag è in crescita, con artisti come:
- Priscilla – drag queen e conduttrice di Drag Race Italia
- La Diamond, Farida Kant, Nehellenia – celebri concorrenti italiane
- Numerose drag performer attive nei locali LGBTQ+, teatri e eventi culturali
Curiosità e Cultura Pop
- La parola “Bootylicious” è stata popolarizzata da Destiny’s Child, ma è spesso usata nelle drag house.
- Alcuni dei film più amati dalla comunità drag: To Wong Foo, Priscilla – La regina del deserto, Kinky Boots, Paris is Burning.
- La ball culture ha ispirato il linguaggio di oggi: “shade”, “read”, “slay”, “yas queen”, “serving realness”, tutti nati nell’ambiente drag.
Conclusione
Le drag queen non sono solo intrattenimento: sono un’espressione potente di arte, identità e libertà. La cultura drag continua a influenzare moda, musica, linguaggio e politica, promuovendo inclusività e visibilità per tutte le identità di genere.
Essere drag significa prendersi lo spazio per brillare, ridere, provocare e ispirare. E oggi più che mai, il mondo ha bisogno di tutto questo.