“Ok, il prezzo è giusto!” è stato uno dei programmi televisivi più iconici e longevi della TV italiana, adattamento del format statunitense “The Price Is Right”. Il game show è andato in onda sulle reti Mediaset dal 21 dicembre 1983 al 13 aprile 2001, per un totale di 3.466 puntate, diventando il terzo quiz più longevo della televisione italiana, dopo L’Eredità e La Ruota della Fortuna.
Curato da Fatma Ruffini e prodotto da Margherita Caligiuri, il programma è stato trasmesso nel corso degli anni su Italia 1, Rete 4 e Canale 5, diventando un vero e proprio simbolo dell’intrattenimento popolare degli anni ’80 e ’90.
Le origini e il successo televisivo
Ispirato al format americano nato negli anni ’50 e tuttora trasmesso sulla CBS, “Ok, il prezzo è giusto!” fece il suo debutto italiano su Italia 1 nel 1983, per poi passare a Rete 4 e successivamente stabilirsi su Canale 5 nella fascia preserale, dove conquistò milioni di telespettatori ogni giorno.
Il meccanismo era semplice e coinvolgente: i concorrenti, scelti tra il pubblico in studio, dovevano indovinare il prezzo esatto di prodotti o premi in palio, senza superarlo. L’atmosfera allegra, i giochi a tema e la famosa “Ruota” finale resero il programma un appuntamento quotidiano imperdibile per le famiglie italiane.
Conduttori e volti storici del programma
Il primo conduttore del programma fu Gigi Sabani, che portò in TV la prima edizione tra il 1983 e il 1986, raggiungendo punte di 10 milioni di telespettatori.
Nel 1987 arrivò la vera icona del programma: Iva Zanicchi, che rimase alla conduzione per tredici anni fino al 2000, realizzando circa 3.000 puntate e diventando il volto simbolo di “Ok, il prezzo è giusto!”.
A lei si affiancarono, in brevi periodi, Emanuela Folliero (nel 1999, durante la candidatura europea della Zanicchi) e Maria Teresa Ruta, che condusse l’ultima edizione del programma nel 2000-2001, prima della chiusura definitiva.
Indimenticabile anche la voce narrante di Raffaella Bragazzi, presente per quasi tutta la durata del programma, che annunciava i concorrenti e descriveva i premi, divenendo un elemento distintivo del format.
Il format e i giochi più amati
Ogni puntata prevedeva più manche di gioco: i concorrenti dovevano indovinare il prezzo di un prodotto, e chi si avvicinava di più senza superarlo accedeva alla sfida successiva.
Tra i mini-giochi più celebri ricordiamo:
- “Occhio al prezzo”,
- “Il gioco dei dadi”,
- “La prova del 5”,
- “Plinko”,
- “La cassaforte”,
- “Tentazione”,
- “Il colpo sicuro”,
- e naturalmente “La ruota della fortuna finale”, in cui il pubblico scandiva l’indimenticabile coro “Cento! Cento! Cento!”.
Il format si concludeva con la sfida delle “vetrine finali”, in cui i due finalisti dovevano stimare il valore complessivo dei premi per vincere la puntata.
Vallette, scenografie e curiosità
Il programma si distingueva anche per la sua scenografia colorata e dinamica, realizzata negli anni da professionisti come Graziella Evangelista, Alida Cappellini e Giovanni Licheri, e Enrico Dusi.
Le vallette, protagoniste delle celebri “vetrine”, cambiarono nel corso delle edizioni e contribuirono al fascino visivo del programma. Tra loro anche volti poi diventati famosi, come Ana Laura Ribas, Alessia Ventura, Veronica Sigari e Alba Parietti agli esordi.
Gli spin-off e le versioni speciali
Il successo di “Ok, il prezzo è giusto!” generò diversi spin-off televisivi, tra cui:
- “OK Bimbi!” (1987-1988), versione per bambini condotta da Enrica Bonaccorti e Sandra Mondaini nei panni di Sbirulino;
- “Ok, il prezzo è giusto! Estate” (1989), con Iva Zanicchi in prima serata su Canale 5;
- “Sabato OK” (1992), edizione serale in diretta con ospiti musicali e giochi telefonici;
- “Ok, il prezzo è giusto! Speciale”, con concorrenti VIP per beneficenza.
Eredità e impatto culturale
Per oltre 18 anni, “Ok, il prezzo è giusto!” ha rappresentato un simbolo della TV popolare italiana, capace di unire divertimento, suspense e familiarità. La sua formula vincente ha influenzato numerosi game show successivi, mantenendo un posto speciale nella memoria collettiva.
Ancora oggi, il programma è ricordato come una pietra miliare della televisione commerciale, unendo nostalgia, simpatia e spettacolo in un perfetto equilibrio.