“Muay Thai” – Il nuovo singolo di Secch tra amore tossico, cultura pop e poesia urbana

Esce il 13 giugno 2025 su tutte le piattaforme di streaming e in radio “Muay Thai”, il nuovo singolo del rapper Secch, nome d’arte di Alessio Lattanzi, prodotto da JUSTPALA.

Un brano che fonde esperienza personale, ironia tagliente e riferimenti alla cultura pop, per raccontare la sofferenza emotiva di una relazione tossica.

Una relazione trasformata in lotta: tra emozione e sarcasmo

“Muay Thai” è un racconto generazionale che utilizza l’arte marziale thailandese come metafora di una relazione distruttiva: colpi, ferite, resistenza e silenzi si alternano in un duello intimo, più psicologico che fisico. Il tono è diretto, disilluso e pervaso da un’ironia amara, capace di colpire e far riflettere.

“Scusa se ho fatto il diavolo, ma non volevo morire da martire”

Questa frase, nella seconda strofa, incarna il cuore del brano: una confessione tra colpa e autodifesa, tra vulnerabilità e cinismo.

Cultura pop, nostalgia e generazione disillusa

Secch infila nella scrittura anime, videogiochi, musica e riferimenti pop – da Death Note a ASAP Rocky, dai Sex Pistols a Call of Duty – dipingendo il ritratto autentico di una generazione cresciuta tra schermi, ansia esistenziale e miti decaduti.

Il brano si chiude con un assolo di chitarra firmato da Gregorio Negri (Italiani Medi), che aggiunge un tocco malinconico e liberatorio, sospeso tra il non detto e il lasciar andare.

Chi è Secch

• Secch (Alessio Lattanzi), nato a Lubriano (VT) nel 1997, è una voce sincera e underground della scena rap della Tuscia.
• Attivo dal 2015, ha pubblicato:
  • Poeta Infernale Vol.1 & 2
  • Il Peggio di Me
  • Provinciale (con MpBig)
• È cofondatore del collettivo STK – Stop Talking Klan, con cui ha calcato numerosi palchi in apertura a nomi come Guè, Noyz Narcos, Tony Boy, Jake La Furia, Mondo Marcio e molti altri.

Secch si distingue per uno stile che unisce poesia urbana, liriche crude e introspezione. Le sue canzoni parlano di nichilismo romantico, disagio emotivo e identità in un’Italia di provincia.