Javier Adelmar Zanetti è un dirigente sportivo ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore o centrocampista, attualmente vicepresidente dell’Inter. Nato a Dock Sud, 10 agosto 1973, è alto 1.78 centimetri e pesa circa 75 chili.
- Account oficial Instagram
Cresciuto in Argentina, ha iniziato la sua carriera calcistica nel Talleres e poi nel Banfield. Nel 1995, si è trasferito all’Inter, diventando capitano della squadra dal 2001 al 2014, anno in cui ha concluso la carriera agonistica. Con 858 presenze, è il giocatore con più presenze nella storia dell’Inter e il più vincente, con sedici trofei: cinque campionati italiani, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, una Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA. Inoltre, detiene il record di presenze da capitano in Champions League (82).
Soprannominato Pupi o El Tractor (in italiano “il trattore”), è considerato uno dei più grandi giocatori argentini della storia del calcio e uno dei migliori difensori della sua generazione. Con la nazionale argentina, ha disputato 145 partite, diventando il terzo giocatore con il maggior numero di presenze nella storia della Selección Albiceleste, dietro solo a Lionel Messi e Javier Mascherano.
Con 1114 partite ufficiali disputate, Zanetti è decimo nella classifica dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera. È anche lo straniero con più presenze in Serie A (615) e il quarto in assoluto per partite disputate nella competizione, dietro Gianluigi Buffon, Paolo Maldini e Francesco Totti.
Nel 2004, è stato incluso da Pelé nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi redatta in occasione del centenario della FIFA. Nel 2011, ha ricevuto il Golden Foot come “leggenda del calcio”. Nel 2018, è stato il primo difensore inserito nella Hall of Fame dell’Inter, che aveva ritirato la sua maglia numero 4 tre anni prima. La rivista FourFourTwo lo ha classificato al 42º posto tra i 101 calciatori più forti dal 1994 al 2019.
Nel corso della sua carriera, Zanetti si è distinto per sportività e correttezza, guadagnandosi la stima di compagni di squadra, avversari e addetti ai lavori.
Biografia
Di origini italiane (il bisnonno, Paolo Zanetti, era originario di Sacile, in provincia di Pordenone), Javier Zanetti è nato a Buenos Aires il 10 agosto 1973, da Rodolfo Ignacio Zanetti e Violeta Bonazzola. È cresciuto a Dock Sud, nel sobborgo portuale del Partido di Avellaneda. Ha preso il secondo nome Adelmar da un medico che gli salvò la vita da neonato. Ha un fratello maggiore, Sergio, anch’egli calciatore e allenatore.
Zanetti è sposato dal 1999 con Paula de La Fuente, conosciuta nel 1991 mentre giocava nel Talleres. La coppia ha tre figli: Sol, Ignacio e Tomás. Iván Zamorano è il padrino della figlia, mentre Iván Córdoba è il padrino del secondo figlio. Il fratello della moglie, Sebastián, allena la Fiorentina femminile dal 2023.
L’argentino ha pubblicato tre autobiografie e ha partecipato al film “Niente paura” (2010) e al documentario “Zanetti Story” (2015). Nel 2018, ha pubblicato il libro “Vincere, ma non solo”, che racconta la sua vita dopo la carriera da giocatore.
Nell’aprile 2012, ha aperto il ristorante Botinero a Milano insieme a Esteban Cambiasso. Il 14 gennaio 2015, è stato nominato “Ambassador” per l’Expo di Milano.
Impegno nel sociale
Nel 2002, insieme alla moglie Paula, ha creato la Fundación P.U.P.I., un’organizzazione no-profit che fornisce sostegno economico ai bambini disagiati e alle loro famiglie nella zona di Buenos Aires. Per la sua correttezza e lealtà sportiva, per le vittorie conseguite e per l’impegno nel sociale, Zanetti ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’oro nel 2005, il Premio Scirea nel 2010 e il Premio Facchetti nel 2012.
Dirigente
Ritiratosi dal calcio giocato nel 2014, è stato nominato vicepresidente dell’Inter da Erick Thohir, allora presidente del club. Nella stagione 2020-2021, ha vinto il suo primo scudetto da dirigente del club nerazzurro.