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Sandro Pertini (1896–1990) è stato un partigiano, giornalista, politico e il settimo Presidente della Repubblica Italiana. Amato dal popolo per il suo stile diretto, onesto e umano, Pertini ha attraversato da protagonista le principali fasi della storia italiana del Novecento: dal fascismo alla Resistenza, dalla Costituzione alla presidenza della Repubblica.
Rimane oggi una delle figure politiche più amate e rispettate della storia d’Italia.
Nato il 25 settembre 1896 a Stella, in provincia di Savona, Sandro Pertini proveniva da una famiglia benestante. Studiò filosofia e giurisprudenza a Genova e Firenze, laureandosi in entrambe le discipline.
Partecipò come ufficiale alla Prima guerra mondiale, riportando ferite e guadagnando medaglie al valore.
Fin dagli anni ’20, Sandro Pertini fu attivamente antifascista. Militò nel Partito Socialista Italiano (PSI) e si oppose pubblicamente a Benito Mussolini. Per questo venne arrestato e condannato più volte, scontando lunghi anni di carcere e confino, anche a Turi insieme ad Antonio Gramsci.
Dopo l’8 settembre 1943, fu tra i leader del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Divenne una figura centrale della Resistenza armata al nazifascismo, contribuendo alla liberazione dell’Italia.
Dopo la Liberazione, Pertini fu:
Il 9 luglio 1978 fu eletto Presidente della Repubblica con un vasto consenso parlamentare. Rimase in carica fino al 1985.
Durante il suo mandato, divenne uno dei presidenti più amati, per il suo stile:
Pertini fu un socialista laico e umanista, con idee progressiste e radicate nel rispetto della persona.
“Dietro ogni articolo della Costituzione ci sono centinaia di morti.”
“Io non sono un uomo di governo. Sono un uomo del popolo.”
“Chi non è contro la mafia è complice della mafia.”
Dopo il mandato presidenziale, si ritirò dalla politica attiva. Morì il 24 febbraio 1990, a 93 anni.
Fu sepolto nel cimitero di Stella, il suo paese natale, accanto alla moglie Carla Voltolina, anch’ella impegnata nella Resistenza.
Pertini è il presidente più popolare della storia italiana, perché ha saputo rappresentare l’anima più autentica del Paese: onesta, coraggiosa, resistente.
È stato un modello etico per generazioni: un politico “pulito”, coerente e fedele ai suoi ideali fino alla fine.
Pertini ha incarnato il valore dell’antifascismo come fondamento della democrazia, testimoniando con la propria vita i sacrifici della libertà.
La sua immagine, la sua voce e i suoi gesti rimangono immortali nella cultura italiana, in scuole, libri, documentari, monete commemorative, film e strade a lui intitolate.
Chi era Sandro Pertini? Un partigiano, un presidente, un uomo giusto. Ha vissuto la sua vita lottando per libertà, giustizia e democrazia, mettendo sempre la dignità umana e il popolo al centro della politica.
Ancora oggi è un simbolo di integrità e di amore per l’Italia, capace di ispirare generazioni future nella costruzione di una società più giusta.
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