It’s Okay to Not Be Okay: trama, cast, stagioni, dove vederlo e curiosità

3

It’s Okay to Not Be Okay (韩语: 사이코지만 괜찮아), conosciuta anche come Psycho But It’s Okay, è un K-drama del 2020, scritto da Jo Yong e diretto da Park Shin-woo, diffuso su tvN e Netflix dal 20 giugno al 9 agosto 2020, per un totale di 16 episodi.

La storia segue Moon Gang‑tae (Kim Soo‑hyun), un operatore sanitario che si prende cura del fratello autistico Moon Sang‑tae (Oh Jung‑se), mentre lavora a turno in un ospedale psichiatrico. Qui incontra Ko Moon‑young (Seo Ye‑ji), una celebre scrittrice di libri per bambini affetta da disturbo antisociale di personalità. La loro relazione, inizialmente complessa e piena di attrito, diventa un percorso di guarigione emotiva e crescita personale per entrambi.

Cast

Protagonisti principali:

  • Kim Soo‑hyun nel ruolo di Moon Gang‑tae, un uomo empatico ma trattenuto, impegnato nella cura del fratello e riluttante all’amor proprio .
  • Seo Ye‑ji interpreta Ko Moon‑young, una scrittrice affascinante ma emotivamente instabile.
  • Oh Jung‑se è Moon Sang‑tae, affetto da autismo, con una straordinaria memoria e sensibilità artistica.
  • Park Gyu‑young è la dolce infermiera Nam Ju‑ri, complicata da un amore non corrisposto per Gang‑tae.

Personaggi di supporto e cattivi:

Ampio supporto da parte di Kim Chang‑wan, Kim Joo‑hun, Kang Ki‑doong e altri interpreti, che arricchiscono un ambiente narrativo complesso tra salute mentale, famiglia e dinamiche terapeutiche.

Stagioni ed episodi

La serie consta di una sola stagione con 16 episodi di durata tra i 70 e gli 85 minuti. Non è stata finora rinnovata per una seconda stagione .

Curiosità e retroscena

  • La sceneggiatura della showrunner Jo Yong è ispirata alla sua relazione personale con una persona che soffriva di disturbi della personalità.
  • La serie ha ricevuto elogi come uno dei migliori drama internazionali del 2020, piazzandosi in top 5 su Netflix in Corea e guadagnando una nomination agli International Emmy.
  • La regia utilizza una fotografia fiabesca, costumi e scenografie degne di un romanzo illustrato, mixando dramma psicologico e romanticismo .
  • Il tema dell’autismo viene trattato con empatia: il personaggio di Sang‑tae non è solo accessorio narrativo, ma cuore pulsante del messaggio della serie.
  • La colonna sonora originale e l’uso simbolico delle fiabe infantili riflettono la dualità emotiva tra dolore e guarigione .

Successo e impatto

  • Ben accolto a livello critico con punteggi positivi per recitazione, regia e stile .
  • Popolarità in Corea e a livello internazionale, definito “tra i migliori drama romantici”; il New York Times lo ha inserito nel suo elenco dei migliori show internazionali del 2020.
  • Esempio di come il K-drama possa trattare temi importanti come salute mentale, traumi infantili e normalizzazione del disagio emotivo .

Perché guardarlo?

  • Vuoi un K‑drama che unisca romanticismo intenso, estetica curata e tematiche profonde?
  • Cerchi storie su traumi, salute mentale e guarigione raccontate con sensibilità?
  • Sei fan di Kim Soo‑hyun o Seo Ye‑ji e vuoi vedere una loro performance intensa e autentica?

Se la risposta è sì, It’s Okay to Not Be Okay è il titolo perfetto per te.

Conclusione

Una serie che va oltre la fiaba romantica: è un percorso di guarigione emotiva, accettazione di sé e guida alla libertà interiore. Con un cast efficace, estetica raffinata e una narrazione che tocca il cuore, questa serie rimane uno dei K-drama più significativi degli ultimi anni.

Condividi


LASCIA UN COMMENTO

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.