Nella puntata di Verissimo del 10 settembre, Raimondo Todaro, noto ballerino e professore della scuola di Amici di Maria De Filippi, ha condiviso una parte intima della sua vita, smentendo voci di crisi nella sua relazione con Francesca Tocca. Nel corso dell’intervista, ha rivelato di aver attraversato un periodo estremamente difficile nel 2020, quando gli furono diagnosticati due tumori maligni.
Raimondo Todaro ha iniziato il racconto toccando un momento cruciale della sua gioventù, quando suo padre, Alfio, si ammalò gravemente. Questo periodo segnò profondamente la sua vita, con il padre che combatteva contro una malattia che lo aveva reso irriconoscibile per anni. Tuttavia, con il tempo, la salute di suo padre migliorò notevolmente, raggiungendo quasi i 100 chili, portando una gioia rinnovata nella vita di Raimondo.
Ma nel 2020, la vita di Raimondo è stata nuovamente sconvolta da una grave minaccia per la sua salute. Tutto è iniziato con un’appendicite, che ha richiesto un intervento chirurgico di lunga durata, poiché l’appendice aveva danneggiato parte dell’intestino. Successivamente, durante un normale controllo di routine, ha ricevuto una chiamata che ha cambiato la sua vita: “Ci sono due tumori maligni, ti devi operare subito.”
Ciò che colpisce di più è che Raimondo Todaro ha dovuto affrontare questi interventi chirurgici mentre lavorava come professore ad Amici. Nonostante la gravità della sua condizione, ha continuato a lavorare, sottoponendosi agli interventi chirurgici il lunedì e tornando a insegnare il giorno successivo. Questo lavoro è stato una benedizione per lui, poiché distrarsi con il lavoro è stato l’unico modo per non pensare alla sua situazione. Tuttavia, ha sottolineato che fisicamente si sentiva a pezzi durante quel periodo.
“Fisicamente ero a pezzi. Cercavo di sorridere, di non fare vedere niente a nessuno, non so perché…ognuno reagisce a modo suo. Non volevo che mi guardassero con occhi diversi. Se non fosse stato per un’appendicite, non me ne sarei mai accorto. La prevenzione è tutto, nel mio caso mi ha salvato la vita. Se ho avuto paura? Te la fai sotto, paura è poco. Pensavo soprattutto a Jasmine. Lei sapeva qualcosa, perché mi vedeva entrare e uscire dall’ospedale. Sapeva che papà aveva “male al pancino”,
racconta Raimondo.
Nonostante la sua forza e il suo coraggio, Raimondo Todaro ha rivelato che aveva cercato di nascondere la sua sofferenza, evitando di farla vedere agli altri. Ha attribuito questa reazione al desiderio di non voler essere giudicato o visto con occhi diversi dagli altri. La sua preoccupazione maggiore era sua figlia Jasmine, che aveva notato le frequenti visite in ospedale. Alla fine, ha sottolineato l’importanza della prevenzione nella sua esperienza, sottolineando che la prevenzione ha salvato la sua vita e che la paura è stata una parte inevitabile di questa battaglia.
In conclusione, Raimondo Todaro ha condiviso apertamente il suo coraggioso percorso attraverso la malattia e come il suo impegno nel lavoro lo abbia aiutato a superare questa sfida. Oggi, può affermare di essere fuori pericolo e continua a sottoporsi a controlli medici regolari.